giovedì 11 giugno 2009

Cooperazione, Belloni: attenzione su Africa e finanza innovativa

--IL VELINO COOPERAZIONE--


Roma - “Occorre fare il punto sulla Cooperazione allo Sviluppo in un periodo in cui l’intero settore attraversa difficoltà finanziare e ‘di cultura’”. Così il direttore generale per la Cooperazione della Farnesina, il ministro Elisabetta Belloni, ha illustrato nel corso del consueto briefing con la stampa del portavoce del ministero Maurizio Massari, gli obiettivi della riunione dei ministri dello Sviluppo del G8 in programma a Roma l’11 e 12 giugno prossimi. Per Belloni è necessario “che l’Italia riprenda il proprio ruolo di punta in questo settore delicato partendo dal tema che il ministro degli Esteri Franco Frattini ha scelto per inaugurare la riunione: l’impatto della crisi finanziaria sui Paesi in via di Sviluppo (Pvs)”. Per il Dg della Cooperazione, il G20 di Londra ha trattato il tema “con esiti insufficienti, ecco perché vogliamo far comprendere ai partner del G8 quanto le economie dei Pvs possono influire anche sulle nostre scelte per fronteggiare la crisi”. La proposta del ministro, ha proseguito Belloni, “è stata accolta con interesse dai partner e dai Paesi africani, che saranno coinvolti nella riunione in un ulteriore esercizio di outreach” della presidenza italiana. Già dal pomeriggio dell’11, ha spiegato, le porte si apriranno per i Paesi del G5 (India, Cina, Messico, Brasile, Sudafrica) e all’Egitto, all’Unione africana e al Nepad, “assieme alla partecipazione qualificata di organizzazioni internazionali che si occupano di sviluppo”. La scelta “è stata difficile ma comprende l’Ocse, l’Undesa e la Banca mondiale”.

“Nell’esaminare le conseguenze della crisi sui Pvs – ha proseguito Belloni – sarà necessario prendere atto che i donatori dovranno concentrare gli sforzi su alcuni settori prioritari di investimento: salute e sicurezza alimentari”. Da cui il coinvolgimento anche del “polo alimentare romano” con Ifad, Fao, Pam e Bioversity. “Per i problema del finanziamento si deve avere il coraggio di pensare a nuovi strumenti – ha ripreso Belloni - senza negare che il denaro pubblico non è più sufficiente. Ecco perché poniamo l’accento sul concetto dei ‘finanziamenti innovativi’”, dei quali parlerà tra gli altri “anche l’ex ministro francese Philippe Douste-Blazy, in un dibattito che vogliamo sia aperto”. Si mantiene quindi, da un lato, l’enfasi sul finanziamento pubblico “facendo però sistema con le organizzazioni internazionali, i privati e la cooperazione decentrata delle Regioni”. Una politica che spiega anche l’incontro del 10 giugno alle 15 - il giorno prima della ministeriale -, tra il ministro Frattini e i rappresentanti delle Regioni, “per mettere a punto - ha aggiunto Massari - l’intesa del 2008 tra il governo e le Regioni in materia di coordinamento delle attività internazionali, rafforzando la coerenza in materia di internazionalizzazione”. (dam)

Nessun commento: