martedì 13 novembre 2012


Gli integralisti  Islamici Maliani
Ansar Dine in discussione di un
accordo umanitario

Uno dei gruppi islamici nel nord di Mali ha accettato  di lasciare entrare nel suo territorio dei gruppi di aiuto umanitari.
L’annuncio di Ansar Dine è stato fatto dopo le discussioni con il mediatore regionale, il presidente del Burkina Faso, Blaise Compaore.
I combattenti hanno anche accettato di impegnarsi nelle negoziazioni di pace con il governo Maliano e di rispettare il cessate il fuoco.
Il mese scorso, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite aveva adottato una risoluzione che permetteva l’invio di un contingente militare africano al fine di fermare l’occupazione del nord di Mali, sotto il controllo degli islamici.
Pochi gruppi d'aiuto umanitario umanitari hanno potuto raggiungere la grande regione deserta nel nord del Mali, dopo che Ansar Dine e i suoi alleati avevano approfittato del caos provocato dal colpo di stato militare di Marzo scorso.
I militari avevano provato a sedare una ribellione Tuareg iniziata ancor prima a Gennaio, ma dopo il colpo di stato i ribelli erano riusciti immediatamente a riprendere il controllo delle maggiori città della regione.
Gli islamici, legati al gruppo terrorista di Al-Quaeda, hanno progressivamente spodestato i gruppi Tuareg e consolidato il loro potere, introducendo una severa legge islamica.
Ansare Dine è stato ampiamente condannato per aver distrutto gli antichi santuari musulmani di Patrimonio Mondiale dell'Umanità, nella città di Timbuktu, con la scusa che quei santuari, venerati da seguaci della moderata setta dei Sufi, promuovessero idolatria, contraria alle regole islamiche.
 ‘Tornate a casa’
Decine di migliaia di persone sono scappate quest’anno e molte di loro si sono rifugiate nel vicino Burkina Faso. 
Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, i prezzi degli alimentari nei negozi sono molto alti per coloro che sono rimasti nel nord di Mali e i servizi sanitari e la fornitura  dell’acqua portabile sono stati indeboliti e drasticamente ridotti a causa della crisi.
Mathieu Bonkoungou il corrispondente della BBC nella capitale Burkinabe, Ouagadougou, ha raccontato che i rappresentati di Ansar Dine hanno dichiarato, dopo l’incontro con il Presidente Compaore, che dovrebbero lasciare libero il passaggio per coloro che possono fornire aiuto umanitario all'interno del loro territorio.
La dichiarazione, ha sottolineato Ansar Dine, dovrebbe esortare gli altri gruppi armati islamici a iniziare le negoziazioni di pace con i responsabili in Bamako.
Pochi mesi fa, c'è un grande impulso internazionale per riportare la stabilità in Mali.
Il gruppo regionale della CEDEAO, ha condotto le mediazioni che si sono concluse con la formazione di un governo di coalizione ad agosto a Bamako.
L’articolo è dalla BBC e la traduzione è stata fatta da Mariale-Colette MEFFIRE

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