L’ONU  sostiene la forza 
d’intervento Maliano 
per espellere i ribelli
Il Consiglio
di Sicurezza dell’ONU ha autorizzato la forza militare Africana di provare ad
espellere  gli integralisti islamici dal
Nord del Mali.
Il Consiglio
ha  votato all'unanimità l’autorizzazione
 alla forza  ad un primo mandato di un anno.
La
risoluzione stabilisce inoltre delle ‘condizioni ’ per il Mali, includendo la
riconciliazione politica e il miglioramento dell’addestramento dei militari. 
I gruppi
armati, alcuni collegati all’Al-Quaeda , hanno preso il nord del Mali dopo il
colpo di stato di marzo e ora hanno istituto 
una forma  molto dura  della legge islamica.
La comunità
economica dei paesi dell’Africa Occidentale( CEDEAO) ha dichiarato che ha già
3,300 militari da  inviare in
Mali,nonostante che questa operazione non dovrebbe iniziare prima di settembre
2013.
La
risoluzione, che è stata elaborata dalla Francia, stabilisce  un processo a più stadi per la riunificazione
del Mali.
All’EU ed ad
altri paesi membri dell’ONU è stato affidato il compito di ricostruire
l’esercito Maliano, sconfitto dai  nazionalisti Tuareg e dai ribelli islamici  che hanno preso il controllo del Nord del
paese. 
La
corrispondente della BBC  Barbara Plett ,
in  sede dell’ONU,  ha sottolineato che l’obbiettivo principale è
di rendere forte l’esercito Maliano per potere operare  insieme con gli altri soldati della CEDEAO. 
L’ONU vorrebbe
anche che il miglioramento  politico sia
fatto prima dell’intervento militare e delle elezioni di aprile ‘o appena sia
tecnicamente possibile’,
La
risoluzione sottolinea che   è necessario un piano militare più forte ed ha
chiesto al segretario-generale Ban Ki Moon di confermare urgentemente
l’approvazione del consiglio per quello che riguarda la prevista  offensiva militare. 
Inoltre,
questa forza militare, che sarà chiamata “the African-led International Support
Mission in Mali (Afisma)” dovrebbe utilizzare “tutte le misure necessarie” per
riprendersi  il nord del Mali  dalle mani “dei terroristi, degli  estremisti ed dei gruppi armati”
Il Ministro
Maliano degli Affari EsteriTieman Coulibaly ha accolto con favore la
risoluzione come “un passo storico.”
Dopo che gli
integralisti islamici e I Tuareg hanno preso il nord del Mali, la loro alleanza
è rapidamente crollata. Ora  gli
islamisti  controllano le principali città
del nord del Mali.
Gli
islamisti hanno distrutto gli antichi santuari di Timbuktu e hanno imposto
una  forma violenta della legge islamica.
Operazione  che è stata criticata  dalla comunità internazionale, 
Migliaia di
persone hanno lasciato il nord del Mali , dopo il conflitto, rifugiandosi in   Mauritania. 
Un recente rapporto dell’ONU,  trapelato,  ha sottolineato che circa più di 400,00
persone potrebbero rimanere  senza
casa  se l’operazione militare per
cacciare i ribelli,  non iniziasse in
fretta. 
L’articolo è dalla BBC
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