martedì 22 settembre 2009

Honduras: 87 giorni di Resistenza.

Il presidente legittimo dell'Honduras, José Manuel Zelaya, ritorna nel Paese parlando di dialogo, ma il governo golpista sembra non voler ascoltare e continua a violare i diritti del popolo hondureno.

Dopo una notte relativamente tranquilla, alle 5:00 am di oggi, martedì 22 settembre, i militari hanno attaccato i manifestanti che si trovavano d'avanti all'Ambasciata del Brasile, dove si trova il presidente legittimo, lanciando lacrimogeni e sparando sulle persone. Inoltre, tale edificio è stato privato dell'energia elettrica e dell'acqua. I militari sono entrati con la forza nelle case intorno all'Ambasciata del Brasile, e i cecchini sono già pronti sugli edifici vicini.

Vari, tra i membri della Resistenza, sono stati arrestati e portati nello stadio Chochi Sosa, dove, secondo fonti non ufficiali, sarebbero stati torturati. Tra le persone fermate dai militari, c'è anche la "nonna della Resistenza", che ha partecipato attivamente alle manifestazioni contro il governo golpista. Confermati due morti e vari feriti.

Nonostante ciò, le proteste continuano e si spostano in varie zone della città, dove polizia e/o militari continuano la repressione con bombe lacrimogene.

Intanto, il coprifuoco, annunciato ieri alle 3:32 pm ed entrato in vigore alle 4:00 pm, è stato esteso fino alle 7:00 am di domani 23 settembre. Inoltre, il governo golpista minaccia di sospendere l'erogazione di energia elettrica in tutto il Paese.

Cholusat, unico canale hondureno che denunciava le varie violazioni del governo golpista, è stato oscurato. La sede di Radioglobo era stata privata dell'energia elettrica e solo adesso ha potuto riprendere con le trasmissioni. Tutti i media che appoggiano il governo legittimo sono state accusate di terrorismo mediatico. La CNN parla della crisi economica... solo Telesur parla costantemente della crisi in Honduras.

La città è paralizzata, si sentono solamente il suono sordo degli spari in lontananza e le pale degli elicotteri che controllano lo spazio aereo della città.
Ma il popolo è vivo e continua a resistere.

R.

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