mercoledì 27 giugno 2012

Rio +20, Campagna SBLOCCHIAMOLI: Natura a rischio mercificazione



La green economy che emerge dal documento finale in discussione a Rio+20, il summit 
Onu su ambiente e sviluppo in corso a Rio de Janeiro a 20 anni dal primo Earth summit, 
parla di  approcci volontari, nessuna regolamentazione ed una  strenua difesa dei 
brevetti e sui diritti di proprietà intellettuale. Mentre l'invito a ratificare il Protocollo 
di Nagoya  sulla protezione e l'accesso alle risorse genetiche risulta generico e poco 
vincolante per le diplomazie internazionali, come se la tutela della biodiversità sia un 
lusso che ci si può anche permettere di ignorare. Sono le principali critiche rivolte dalla 
Campagna internazionale "SBLOCCHIAMOLI: Cibo, salute e saperi senza brevetti" 
all'attuale bozza di documento finale della conferenza Onu sullo Sviluppo sostenibile di 
Rio+20.  
"Il riferimento esplicito ed implicito nel documento ai mercati, a fonti di finanziamento 
innovative ed alla Wto testimonia come il rischio di una progressiva mercificazione e 
finanziarizzazione della natura rimanga dietro l'angolo", sottolinea Alberto Zoratti 
consulente della Campagna SBLOCCHIAMOLI su ambiente e biodiversità, che sta 
seguendo i negoziati a Rio de Janeiro.  
"Il testo ha un'ambizione bassa ed inefficace", afferma Monica Di Sisto, responsabile 
Advocacy della Campagna, che specifica come "le azioni per lo sviluppo della green 
economy, in particolare nei Paesi del sud del mondo siano limitate, nell'attuale versione 
del documento finale, a un volontario scambio di esperienze". "In questo modo si 
difendono i diritti di proprietà intellettuale sulle tecnologie verdi in mano alle multinazionali 
del settore, nonostante il Dipartimento di Affari Economici e Sociali dell'Onu da anni 
denunci come l'attuale regime di tutela della proprietà intellettuale sia un ostacolo alla 
messa in campo di politiche efficaci di sostenibilità nei Paesi del sud del mondo". 
"L'invito alla ratifica del Protocollo di Nagoya - conclude Zoratti - non prende impegni 
sostanziali perchè possa diventare operativo durante la Conferenza delle Parti Onu sulla 
biodiversità che si terrà a ottobre a Hyderabad in India", in quanto tralascia il particolare 
che "al momento solo 4 Paesi hanno ratificato l'accordo, considerato che ne servirebbero 
almeno 50 nelle prossime settimane, perchè possa entrare in vigore alla prossima 
Conferenza Onu sulla biodiversità, in programma ad ottobre in India".  
La richiesta della Campagna SBLOCCHIAMOLI per una pronta ratifica del Protocollo di 
Nagoya è stata inviata al Ministro dell'Ambiente  Corrado Clini, al Vicepresidente del 
Preparatory Committee Rio+20 che sta seguendo il negoziato per l'Italia Paolo Soprano, 
e al Direttore Generale Direzione Protezione della  Natura e del Mare del Ministero 
dell'Ambiente Renato Grimaldi. 

Ufficio Stampa: Ludovica Jona - l.jona@ongrc.org - 338 8786870 
www.sblocchiamoli.org

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