Crisi
Maliana:
“Combattenti stranieri
aiutano gli islamici”.
“Combattenti stranieri
aiutano gli islamici”.
Combattenti stranieri sono arrivati in una città del
nord del Mali: il sindaco esiliato della città di Gao, ha confermato alla BBC
le informazioni circa l’afflusso di jihadisti verso il nord.
Sadou Diallo ha detto che sono tra i 60 e i 100 gli
Algerini e i Sahrawi che sono arrivati in città quattro o cinque giorni fa.
Un residente di Timbuctu lunedì ha raccontato
all’agenzia informativa AFP che durante il fine settimana erano arrivati integralisti
islamici sudanesi.
Dopo che gli integralisti si sono impossessati del
nord del paese, all’inizio di quest’anno, sono stati preparati piani per
l’intervento militare nell’area.
"Se non si intervenisse vi sarebbe una reale minaccia di nuovi attacchi in Africa, probabilmente in Europa, in medio Oriente e oltre”.
"Se non si intervenisse vi sarebbe una reale minaccia di nuovi attacchi in Africa, probabilmente in Europa, in medio Oriente e oltre”.
Due settimane fa, il Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Uniti ha dato al blocco Regionale CEDEAO 45 giorni per redigere un
piano includendo la loro decisione di inviare un contingente di 3.000 uomini
nella grande regione desertica.
I gruppi Islamici e i ribelli Tuareg hanno preso
controllo del Nord del Mali dopo il colpo di stato di Marzo.
La giunta ha preso il potere, accusando il governo di
aver fallito nel sedare la ribellione Tuareg, iniziata a Gennaio. I gruppi
islamici, approfittando della confusione hanno preso le principali città della
regione, tra cui la città storica di Timbuctu.
Gli integralisti islamici, in disaccordo con i loro
alleati Tuareg, hanno imposto una interpretazione cruenta della Sharia nelle
zone sotto controllo. Arrivano infatti notizie di persone lapidate e persone a
cui sono stati amputati gli arti.
“Studenti
coranici reclutati”
Diallo ha raccontato, durante la trasmissione” Focus
sull’Africa” della BBC che combattenti stranieri, muniti di armi leggere, sono
arrivati in Gao su 93 camion.
“Sono stati
identificati soprattutto come abitanti del Sahara Occidentale e dell’Algeria.
Sembrano essere istruttori: portano con sé infatti armi leggere, non pesanti”
ha detto Diallo, aggiungendo che qualcuno tra i combattenti arriva anche dal
Sudan.
“Non vivono in
città, arrivano durante il giorno, non fanno male alla popolazione, svolgono le
loro attività e ripartono in serata”.
Diallo, sindaco eletto di Gao, stava parlando dalla
capitale Bamako. Ha aggiunto che il gruppo islamico che ha il controllo della
città, “il Movimento d’Unità per la Jihad in Africa Occidentale” (MUJAO), ha
reclutato 200 studenti nelle scuole coraniche locali.
Inoltre, Diallo ha sottolineato che “C’è una setta
radicale musulmana nei villaggi circostanti e tutti i giovani delle scuole
coraniche della zona hanno raggiunto il gruppo MUJAO, non perché siano
d’accordo con loro, ma per la disperazione di sette mesi di sofferenza e
disoccupazione: non ce la facevano più”.
Ha detto poi che il MUJAO li pagava tra i $300 e i
$400 al mese.
L’articolo è dalla BBC e la tradizione è stata fatta da
Mariale Colette MEFFIRE